Dolce fratello, s'io non dormo
i miei occhi sono fiori per la tua tomba;
s'io non posso mangiare il mio pane,
i miei digiuni vivranno come salici dove sei morto.
Se nella canicola non trovo acqua per la mia sete,
la mia sete diverrà fonte per te, povero viaggiatore.
Vieni, nella mia fatica trova il riposo
e nei miei dolori posa la testa,
o meglio, prendi la mia vita e il mio sangue
e acquistati un letto migliore.
Oppure prenditi il mio respiro e la mia morte
e acquistati un miglior riposo.